Vrù, il borgo alpino dove il tempo sembra essersi fermato

Vrù è un meraviglioso borgo alpino della Val Grande a quota 1030 m della frazione del Comune di Cantoira in Provincia di Torino.

Il borgo è caratterizzato, come la maggior parte dei borghi alpini di questa zona montana, da antiche abitazioni con muri a secco e tetti in losa. Le case sono molto vicine tra di loro e separate da strette vie chiamate chintanes.

Entrando in paese si viene subito catapultati in un’epoca passata fatta di antiche tradizioni. Nel periodo natalizio il borgo è un tripudio di presepi realizzati dagli abitanti con materiali di ogni genere dal legno al vetro dalla carta alla carbone.

All’inizio del Novecento Vrù ha conosciuto periodo molto florido grazie soprattutto alla presenza delle miniere di talco dell’Alpe Brunetta. Gli effetti delle due guerre mondiali, lo spostamento della popolazione verso Cantoira e la chiusura delle miniere nel 1979 hanno comportato l’abbandono della borgata di Vrù, con la conseguente caduta in rovina della maggior parte degli edifici.

Negli ultimi anni è stata portata avanti un’importante opera di recupero e ristrutturazione, grazie soprattutto a Francesco Berta, soprannominato “Cichin”, minatore con la passione per la lavorazione del legno e della pietra, che ha realizzato un magnifico presepe meccanico che riproduce la vita quotidiana dei paesi di montagna in epoca passata.

Il presepe meccanico si trova nei locali della vecchia scuola a fianco alla Chiesa ed è visitabile gratuitamente. E’ aperto tutto l’anno la domenica e tutti i giorni nel periodo natalizio. Consiglio vivamente la visita, in quanto è un presepe veramente unico, molto dettagliato.

Dal 1997 le miniere di talco fanno parte dell’Ecomuseo Brunetta gestito dal CAI di Lanzo. Il parco geominerario è sempre aperto e liberamente visitabile in ogni giorno dell’anno senza guide; il complesso delle gallerie è fruibile solo tramite visite guidate su prenotazione. Il museo è raggiungibile solamente a piedi in circa 1h 30 con partenza da Vrù.

Attraversato il borgo tramite una passeggiata di 15 minuti si arriva alla Borgata Rivinin dove troviamo due opere in petra eseguite sempre da Cichin, che riproducono la Mole Antonelliana e la Torre di Pisa.

Nei pressi delle riproduzioni si possono ammirare due baite in pietra, che venivano utilizzate dai minatori come base d’appoggio quando si recavano al lavoro, un mulino tuttora funzionante, una postazione di partenza di una teleferica che serviva per il trasporto dei materiali negli alpeggi in quota e un modellino in scala della cima del Rocciamelone.

Nei primi anni ’60 Cichin costruì anche un fabbricato a Cantoira dove inserire una sala cinematografica. Fu il primo cinema in assoluto nelle valli di Lanzo.

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Pubblicato da girulìgirulà

Blog di escursioni e gite fuori porta

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