Dalla frazione di Foresto raggiungiamo il Monte Molaras, una montagna delle Alpi Graie a quota 1327 m in Val di Susa in Provincia di Torino.
NOTE TECNICHE |
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Altitudine di partenza: 480 m Altitudine massima: 1327 m Dislivello: 840 m Segnavia n. 560 Durata: 2.30 – 3 h circa (solo andata) Difficoltà E (livello escursionistico) Cani: Si (allenati) Data escursione: dicembre 2020 |
Parcheggiate l’auto nel parcheggio in prossimità della Scuola elementare di Foresto (scrivete sul navigatore Via Gran Porta, 9 Foresto).
Se dovete fare rifornimento di cibo, di fronte alla piazzetta sulla sinistra c’è un market dove fanno ottimi panini.
Lasciata l’auto, proseguite a piedi e imboccate Via Gran Borgata (la strada a sinistra prima del ponte sul rio Rocciamelone) e costeggiate il rio.
In fondo alla via e superato il bar pizzeria Zia Rosa, troverete sulla sinistra le indicazioni per il sentiero n. 560 e Monte Molaras.
Prima di salire, potete fare una deviazione sulla destra e andare ad ammirare le pareti a strapiombo della Riserva naturale dell’Orrido di Foresto, un’area naturale protetta nata al fine di salvaguardare una rara specie di ginepro, il ginepro coccolone, una sottospecie di ginepro rosso con galbuli più grandi, aghi più corti ed un portamento meno verticale. Il nome deriva dalla produzione di grezze drupe (frutti) chiamate “coccole“.
L’itinerario che percorre l’Orrido di Foresto è caratterizzato da una via ferrata molto suggestiva, ma per escursionisti esperti.
Addossati ad una parete dell’Orrido sono visibili le costruzioni di un lazzaretto, usato fino al 700 per isolare le persone affette da malattie contagiose, come il colera.

A questo punto tornate indietro e imboccate il sentiero a sinistra che sale per il Monte Molaras.
Il sentiero comincia a salire subito ripido con vari tornanti scavati nella bastionata calcarea. Il percorso è molto soleggiato e quindi ideale per le stagioni invernali.

Dopo circa 15 minuti di salita si raggiunge un pilone votivo, si prosegue per un tratto in falsopiano, si supera una casa in pietra parzialmente diroccata (Ca’ d-la Reina) e si tralascia l’indicazione a sinistra per il Sentiero dei Ginepri.
Questo tratto dell’escursione infatti è in comune col Sentiero dei Ginepri, pianta che ha trovato sulle bancate calcaree che sono soleggiate tutto l’anno le condizioni climatiche ideali.

Poco dopo si incontra la Pera del Luou (il masso del lupo) un masso erratico con il segnavia 560.

Si continua a salire su una mulattiera e si incontrano in successione deviazioni per “Ambruna – San Giuliano” a sinistra (cartello), “L’Armita – Ca Teissard” a destra (cartello), “Case Bastia” a destra (segnavia su masso) da tralasciare.
Il sentiero regala molti punti panoramici sulla Val di Susa.

Unica pecca un traliccio dell’elettrodotto che vedrete anche sul Molaras.
Il sentiero prosegue ripido all’interno del bosco fino all’ampio pianoro alle spalle del Monte Molaras.

Ad un certo punto quando il sentiero 560 si immette sulla strada sterrata che sale da Monpantero e che porta a Chiamberlando, Sollietto e Fago, svoltate sulla sinistra per raggiungere la cima del Monte Molaras.
La cima offre una vista stupenda su tutta la Val di Susa.

Il sentiero 560 prosegue sulla strada sterrata verso destra in direzione Sollietto dove è presente un pianoro con una fontana d’acqua dove potrete finalmente rilassarvi e fare un pic-nic con una vista meravigliosa sulle Alpi.

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