Da Pattemouche al Rifugio Troncea

Oggi vi porto nel Parco Naturale della Val Troncea, un’area naturale protetta di 3.280 ettari che si trova in Val Troncea, una valle laterale secondaria della Val Chisone in Provincia di Torino.

Il Parco è stato istituito nel 1980 dalla Regione Piemonte al fine di salvaguardare le caratteristiche naturali, faunistiche e paesaggistiche del territorio.

Raggiungeremo il Rifugio Troncea con una semplice passeggiata adatta anche a famiglie con bambini piccoli.

Il sentiero è quasi interamente in piano tranne l’ultimo tratto in salita (circa 30 minuti) prima di raggiungere il Rifugio.

NOTE TECNICHE
Luogo e altitudine di partenza: Pattemouche 1589 m
Luogo e Altitudine di arrivo: Rifugio Troncea 1915 m
Dislivello: 326 m
Durata: 1h 40 (solo andata)
Giro ad anello: Si
Difficoltà T (turistico)
Cani: Si (obbligo del guinzaglio)
Data escursione: Gennaio 2022

Parcheggiate l’auto nella frazione di Pattemouche (Pragelato) alla fine della strada sterrata in prossimità del Parco avventura Arcadia.

Vi sono due possibili sentieri che costeggiano il torrente Chisone. Noi abbiamo oltrepassato il ponte in legno e intrapreso la destra orografica (per individuare la destra e la sinistra orografica, si dà le spalle alla direzione dalla quale proviene il flusso dell’acqua ).

Il sentiero è adatto ad ogni stagione. D’inverno è percorso da sciatori di fondo e da qualche anno è stato realizzato anche un sentiero per le ciaspole.

Dopo circa 20 minuti di camminata incontrerete sulla destra al di là del ponte il Rifugio Mulino di Laval.

È possibile raggiungere il Rifugio Troncea anche passando per Seytes (incontrerete la deviazione dopo il Rifugio Laval), ma il percorso è più impegnativo.

Il Rifugio Troncea è aperto tutto l’anno nei weekend e da giugno a settembre tutti i giorni. Offre piatti tipici della cucina regionale e dispone di 40 posti letto per pernottare.

Al ritorno, terminata la discesa, potete questa volta intraprendere la sinistra orografica del torrente Chisone e immergervi tra i resti dell’antica Fonderia La Tuccia, fonderia costruita nel 1866 che fungeva da punto di arrivo del minerale che veniva estratto dalle Miniere del Beth.

Le Miniere del Beth, site poco sotto l’omonimo colle e specializzate nell’estrazione della calcopirite cuprifera da cui si ricavava il rame, hanno rivestito un ruolo di primaria importanza nella crescita economica della Val Troncea.

L’attività estrattiva fu tuttavia abbandonata dopo la tragedia del 1904, quando 81 minatori persero la vita sotto una valanga staccatasi dalle pendici del monte Ghinivert.

Tramite il sentiero n. 320, partendo dalla borgata di Troncea, è possibile ripercorrere la mulattiera che permetteva agli operai di raggiungere le gallerie al colle del Beth e che, prima della costruzione della teleferica, veniva utilizzata per il trasporto a valle della calcopirite. Lungo il sentiero sono presenti pannelli espositivi che illustrano l’attività mineraria.

Sul colle del Beth sono visibili i resti degli antichi baraccamenti utilizzati dai minatori, e vicino all’imbocco delle miniere, i laghetti di origine glaciale detti “laghi del Beth“; il Parco ha inoltre costruito un bivacco adibito a casotto di sorveglianza, utilizzabile anche dagli escursionisti previa prenotazione presso gli uffici dell’Ente.

Al rientro dalla passeggiata vi consiglio di fare tappa per una merenda a Pragelato alla Casetta dei Gofri, dove potrete gustare fantastici gofri sia dolci che salati. Concluderete in bellezza la giornata!

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A presto!

Pubblicato da girulìgirulà

Blog di escursioni e gite fuori porta

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