Quest’anno posso dire di aver fatto il primo bagno al Fiordo di Furore. Non un posto qualunque insomma.
Il Fiordo di Furore è una meravigliosa insenatura incastonata tra le rocce. Nonostante il nome con il quale è conosciuto, si tratta di una rìa, ossia un ristretto specchio d’acqua posto allo sbocco di un vallone creato dal torrente che da Agerola arriva al mare.
Ci si può arrivare in macchina o a piedi tramite diversi sentieri.
Io ho intrapreso il Sentiero della Volpe Pescatrice, chiamato così per via di una volpe che si aggirava guardinga pronta a catturare qualche pesce sulla riva. Il sentiero parte da Sant’Elia e consente di raggiungere il Fiordo in 40 minuti di soli gradini, per l’esattezza 1.500.



L’escursione è breve, ma molto panoramica soprattutto nella parte finale. Si divide tra rocce e mare. Consiglio di portare acqua, cibo e scarpe comode, in quanto non vi è alcun punto di ristoro.

Quando inizia a intravedersi il Fiordo è un’emozione unica. E’ un luogo molto suggestivo e romantico.
Rossellini, evidentemente colpito da questo luogo, ha girato a Furore un film nel 1948 intitolato L’Amore. Furore è stato lo scenario del tormentato amore tra Roberto Rossellini ed Anna Magnani.


Il Borgo di Furore, nominato come uno dei borghi più belli d’Italia, è conosciuto come “il paese che non c’è” per l’assenza di un vero e proprio centro abitato: le case sono sparse e incastonate lungo le pareti della montagna a strapiombo sul mare.

L’acqua ha un colore verde smeraldo e nuotare a largo sotto il ponte è stato molto suggestivo. Il bagno rinfrescante è servito per affrontare i 1500 gradini in salita.
Lo sapevate che ogni anno sul ponte (alto 30 metri) si svolgono i campionati mondiali di tuffi?
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